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LA
LITURGIA DEL GIORNO
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X
DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO
B)
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Grado della
Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
Antifona
d'ingresso
Il Signore è mia luce e mia salvezza,
di
chi avrò paura?
Il Signore è difesa della mia vita,
di
chi avrò timore?
Proprio coloro che mi fanno del male
inciampano e cadono. (Sal 27,1-2)
Colletta
O
Dio, sorgente di ogni bene,
ispiraci propositi giusti e santi
e donaci il tuo aiuto,
perché possiamo attuarli nella
nostra vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Oppure:
O Padre, che hai mandato il tuo Figlio
a liberarci dalla
schiavitù di satana,
sostienici con le armi della fede,
perché nel combattimento quotidiano contro il maligno
partecipiamo alla vittoria pasquale del Cristo.
Egli è
Dio, e vive e regna con te...
PRIMA LETTURA (Gen
3,9-15)
Porrò inimicizia tra la
tua stirpe e la stirpe della donna.
Dal libro della
Gènesi
[Dopo che l’uomo ebbe mangiato del frutto
dell’albero,] il Signore Dio lo chiamò e gli disse: «Dove sei?».
Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché
sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere
che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo
comandato di non mangiare?». Rispose l’uomo: «La donna che tu mi
hai posta accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». Il
Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna:
«Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
Allora il
Signore Dio disse al serpente:
«Poiché hai fatto
questo,
maledetto tu fra tutto il bestiame
e fra tutti gli
animali selvatici!
Sul tuo ventre camminerai
e polvere
mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
Io porrò
inimicizia fra te e la donna,
fra la tua stirpe e la sua
stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai
il calcagno».
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE
(Sal
129)
Rit: Il Signore è bontà e
misericordia.
Dal profondo a te
grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i
tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica.
Se
consideri le colpe, Signore,
Signore, chi ti può resistere?
Ma
con te è il perdono:
così avremo il tuo timore.
Io
spero, Signore;
spera l’anima mia,
attendo la sua
parola.
L’anima mia è rivolta al Signore
più che le
sentinelle all’aurora.
Più che le sentinelle
l’aurora,
Israele attenda il Signore,
perché con il
Signore è la misericordia
e grande è con lui la
redenzione.
Egli redimerà Israele
da tutte le sue colpe.
SECONDA LETTURA
(2Cor
4,13-5,1)
Crediamo, perciò
parliamo.
Dalla seconda lettera
di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, animati da
quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: «Ho creduto,
perciò ho parlato», anche noi crediamo e perciò parliamo, convinti
che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi
con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi. Tutto infatti è
per voi, perché la grazia, accresciuta a opera di molti, faccia
abbondare l’inno di ringraziamento, per la gloria di Dio.
Per
questo non ci scoraggiamo, ma, se anche il nostro uomo esteriore si
va disfacendo, quello interiore invece si rinnova di giorno in
giorno. Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione
ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria: noi non
fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili,
perché le cose visibili sono di un momento, quelle invisibili invece
sono eterne.
Sappiamo infatti che, quando sarà distrutta la
nostra dimora terrena, che è come una tenda, riceveremo da Dio
un’abitazione, una dimora non costruita da mani d’uomo, eterna,
nei cieli.
Parola di Dio
Canto al Vangelo
(Gv 12,31.32)
Alleluia, alleluia.
Ora il
principe di questo mondo sarà gettato fuori.
E io, quando sarò
innalzato da terra, attirerò tutti a me.
Alleluia.
VANGELO (Mc
3,20-35)
Satana è finito.
+ Dal Vangelo
secondo Marco
In quel tempo, Gesù entrò in una casa e di
nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare.
Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo;
dicevano infatti: «È fuori di sé».
Gli scribi, che erano
scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e
scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».
Ma egli li
chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare
Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà
restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non
potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso
ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito. Nessuno può
entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima
non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
In
verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i
peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà
bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è
reo di colpa eterna». Poiché dicevano: «È posseduto da uno
spirito impuro».
Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando
fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e
gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle
stanno fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre
e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano
seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli!
Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella
e madre».
Parola del Signore
Preghiera sulle
offerte
Quest’offerta del nostro servizio sacerdotale
sia
bene accetta al tuo nome, Signore,
e accresca il nostro amore
per te.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona di
comunione
Il Signore è mia roccia e mia fortezza:
è
lui, il mio Dio, che mi libera e mi aiuta. (Sal 18,3)
Oppure:
Dio è amore; chi sta nell’amore dimora in Dio,
e Dio
in lui. (1Gv 4,16)
Oppure:
“Chi fa la volontà di
Dio,
costui è mio fratello, sorella e madre”,
dice il
Signore. (Mc 3,35)
Preghiera dopo la
comunione
Signore, la forza risanatrice del tuo Spirito,
operante in questo sacramento,
ci guarisca dal male che
ci separa da te
e ci guidi sulla via del bene.
Per Cristo
nostro Signore.
Commento
Gli
scribi, accecati nella loro opposizione al Signore, diffondono la
voce che Gesù ha potere sui demoni perché egli è
sottomesso
a Beelzebul. Davanti a tali dicerie, il Signore vuole insegnare ai
suoi discepoli l’importanza della comunione: il regno che è venuto
a stabilire sulla terra non vacillerà e non perderà la sua virtù,
se essi rimarranno uniti. Approfittiamo di questo insegnamento per
esaminare il nostro atteggiamento di fronte alle azioni del prossimo,
e in particolare se si tratta di membri della Chiesa. Pensiamo per
esempio che i giudizi inutili - e talvolta temerari -, i dubbi senza
motivo o i commenti negativi sulle intenzioni degli altri infrangono
l’unità e la comunione della Chiesa. Noi dobbiamo avere, al
contrario, un grande amore per l’unità, nella diversità legittima
che si riscontra nel popolo di Dio. Anche se siamo tutti molto
diversi, il nostro amore per la Chiesa saprà passare sopra questa
diversità. Se ci orientiamo veramente verso la santità, lottando
nel cammino che Dio stabilisce per ognuno di noi, perché non
dovremmo essere uniti? E, se vediamo dei difetti negli altri, il
nostro atteggiamento sarà di comprensione piena di misericordia,
cercando di aiutarli a superarli. Abbiamo quindi bisogno di una
grande rettitudine e umiltà, per evitare la posizione di coloro che
- come quelli che accusano il Signore di essere posseduto da uno
spirito immondo - interpretano male l’opera degli altri e rifiutano
per principio di riconoscere l’azione di Dio nelle iniziative
altrui.
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