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LA
LITURGIA DEL GIORNO
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XX
DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO
B)
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Grado della
Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
Antifona
d'ingresso
O Dio, nostra difesa, contempla il volto del tuo
Cristo.
Per me un giorno nel tuo tempio,
è più che
mille altrove. (Sal 84,10,11)
Colletta
O
Dio, che hai preparato beni invisibili
per coloro che ti amano,
infondi in noi la dolcezza del tuo amore,
perché,
amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa,
otteniamo i beni da te
promessi,
che superano ogni desiderio.
Per il nostro
Signore Gesù Cristo...
Oppure:
O Dio della vita,
che in questo giorno santo
ci fai tuoi amici e commensali,
guarda la tua Chiesa che canta nel tempo
la beata
speranza della risurrezione finale,
e donaci la certezza di
partecipare
al festoso banchetto del tuo regno.
Per il
nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA
(Pr 9,1-6)
Mangiate il mio pane, bevete il vino
che vi ho preparato.
Dal libro dei
Proverbi
La sapienza si è costruita la sua casa,
ha
intagliato le sue sette colonne.
Ha ucciso il suo bestiame, ha
preparato il suo vino
e ha imbandito la sua tavola.
Ha
mandato le sue ancelle a proclamare
sui punti più alti della
città:
«Chi è inesperto venga qui!».
A chi è privo di
senno ella dice:
«Venite, mangiate il mio pane,
bevete il
vino che io ho preparato.
Abbandonate l’inesperienza e
vivrete,
andate diritti per la via dell’intelligenza».
Parola
di Dio
SALMO
RESPONSORIALE (Sal 33)
Rit: Gustate e vedete com’è
buono il Signore.
Benedirò il
Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io
mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si
rallegrino.
Temete il Signore, suoi santi:
nulla
manca a coloro che lo temono.
I leoni sono miseri e affamati,
ma
a chi cerca il Signore non manca alcun bene.
Venite,
figli, ascoltatemi:
vi insegnerò il timore del Signore.
Chi
è l’uomo che desidera la vita
e ama i giorni in cui vedere il
bene?
Custodisci la lingua dal male,
le labbra da
parole di menzogna.
Sta’ lontano dal male e fa’ il
bene,
cerca e persegui la pace.
SECONDA
LETTURA (Ef 5,15-20)
Sappiate comprendere qual è
la volontà del Signore.
Dalla lettera di
san Paolo apostolo agli Efesìni
Fratelli, fate molta
attenzione al vostro modo di vivere, comportandovi non da stolti ma
da saggi, facendo buon uso del tempo, perché i giorni sono cattivi.
Non siate perciò sconsiderati, ma sappiate comprendere qual è la
volontà del Signore.
E non ubriacatevi di vino, che fa perdere
il controllo di sé; siate invece ricolmi dello Spirito,
intrattenendovi fra voi con salmi, inni, canti ispirati, cantando e
inneggiando al Signore con il vostro cuore, rendendo continuamente
grazie per ogni cosa a Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù
Cristo.
Parola di Dio
Canto al
Vangelo (Gv 6,56)
Alleluia, alleluia.
Chi
mangia la mia carne e beve il mio sangue,
dice il Signore,
rimane in me e io in lui.
Alleluia.
VANGELO (Gv
6,51-58)
La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera
bevanda.
+ Dal
Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse alla
folla: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di
questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne
per la vita del mondo».
Allora i Giudei si misero a discutere
aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da
mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi
dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il
suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve
il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo
giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera
bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in
me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io
vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me.
Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che
mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in
eterno».
Parola del Signore
Preghiera dei
fedeli
Nutriti dalla Parola di Dio e invitati alla sua
mensa, offriamo con fiducia al Signore le nostre preoccupazioni e
quelle dei nostri fratelli. Lui, che conosce tutto della nostra vita,
saprà ascoltare la nostra preghiera.
Preghiamo insieme e
diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. Per il Papa e i vescovi:
continuino a offrire agli uomini la sapienza di Dio e ad invitare i
cristiani a nutrirsi della sua Parola e dell'Eucaristia, preghiamo.
2. Per tutti i cristiani: la mensa del mondo è spesso più
allettante di quella di Dio. Preghiamo perché abbiano il coraggio di
non attaccare il cuore agli idoli della terra, ma di impegnarsi in
una vera vita cristiana, preghiamo.
3. Per quanti hanno
responsabilità politiche e civili: non si preoccupino di rafforzare
il benessere di pochi, ma di aiutare le persone prive del necessario,
nelle quali Cristo soffre e muore, preghiamo.
4. Per la nostra
comunità: l'Eucaristia ci faccia sentire uniti a Gesù, uniti tra di
noi, uniti a coloro che tutti gli uomini dimenticano, preghiamo.
O
Padre, bontà infinita, ti ringraziamo di averci nutriti con la
Parola e l'Eucaristia. Concedici di avere sempre fame di ciò che è
veramente necessario, e di essere sensibili ai poveri in cui Gesù
continua a soffrire. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Preghiera
sulle offerte
Accogli i nostri doni, Signore,
in
questo misterioso incontro
tra la nostra povertà e la tua
grandezza:
noi ti offriamo le cose che ci hai dato,
e tu
donaci in cambio te stesso. Per Cristo nostro Signore.
Antifona di
comunione
Presso il Signore è la misericordia,
e
grande presso di lui la redenzione. (Sal 130,7)
Oppure:
“Sono venuto a portare il fuoco sulla terra,
e come
vorrei che fosse già acceso”, dice il Signore. (Lc 12,49)
Preghiera
dopo la comunione
O Dio, che in questo sacramento
ci
hai fatti partecipi della vita del Cristo,
trasformaci a
immagine del tuo Figlio,
perché diventiamo coeredi della sua
gloria nel cielo.
Per Cristo nostro Signore.
Commento
In
natura, non ci può essere vita senza nutrimento. Il cibo, di origine
vegetale o animale, di cui ci nutriamo, è stato vivente prima di
essere consumato per mantenere in vita un altro essere, cioè noi.
Oggi, nel brano del Vangelo secondo Giovanni, Gesù affronta
questo dato di fatto essenziale della nostra condizione umana,
rovesciandone l’ambito di applicazione: noi dobbiamo nutrirci di
lui stesso, della sua carne e del suo sangue, se vogliamo cominciare
a conoscere la pienezza della vita. Mangiando la sua carne e bevendo
il suo sangue, noi ci nutriamo come non si potrebbe fare nell’ambito
fisico.
Noi viviamo così per sempre: il cibo è diverso, così
come diversa è la vita che esso ci dà. Questo nuovo tipo di cibo
ha, sul credente, un effetto immediato (“ha la vita eterna”) ed
è, nello stesso tempo, una promessa per il futuro (“e io lo
risusciterò nell’ultimo giorno”).
Quando ci nutriamo del
cibo naturale, siamo integrati nel ciclo biologico; per mezzo della
trasformazione delle leggi biologiche, invece, riceviamo la vita
divina, siamo introdotti nella vita stessa di Dio. Come ciò che
mangiamo e beviamo, assimilato, diventa parte di noi, così,
ricevendo nel sacramento la carne e il sangue di Cristo, veniamo
“incorporati” in lui.