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LA
LITURGIA DEL GIORNO
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XXII
DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO
B)
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Grado della
Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
Antifona
d'ingresso
Abbi pietà di me, Signore,
perché ti
invoco tutto il giorno:
tu sei buono e pronto al perdono,
sei
pieno di misericordia con chi ti invoca. (Sal 86,3.5)
Colletta
O
Dio, nostro Padre,
unica fonte di ogni dono perfetto,
suscita
in noi l’amore per te
e ravviva la nostra fede,
perché
si sviluppi in noi il germe del bene
e con il tuo aiuto maturi
fino alla sua pienezza.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Oppure:
Guarda, o Padre, il popolo cristiano
radunato nel giorno memoriale della Pasqua,
e fa’ che
la lode delle nostre labbra
risuoni nella profondità del
cuore:
la tua parola seminata in noi
santifichi e rinnovi
tutta la nostra vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA
(Dt 4,1-2.6-8)
Non aggiungerete nulla a ciò che
io vi comando … osserverete i comandi del Signore.
Dal libro del
Deuteronòmio
Mosè parlò al popolo dicendo:
«Ora,
Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegno, affinché le
mettiate in pratica, perché viviate ed entriate in possesso della
terra che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi.
Non
aggiungerete nulla a ciò che io vi comando e non ne toglierete
nulla; ma osserverete i comandi del Signore, vostro Dio, che io vi
prescrivo.
Le osserverete dunque, e le metterete in pratica,
perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza agli
occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutte queste leggi,
diranno: “Questa grande nazione è il solo popolo saggio e
intelligente”.
Infatti quale grande nazione ha gli dèi così
vicini a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta
che lo invochiamo? E quale grande nazione ha leggi e norme giuste
come è tutta questa legislazione che io oggi vi do?».
Parola
di Dio
SALMO
RESPONSORIALE (Sal 14)
Rit: Chi teme il Signore
abiterà nella sua tenda.
Colui che
cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità
che ha nel cuore,
non sparge calunnie con la sua lingua.
Non
fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai
suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il
Signore.
Non presta il suo denaro a usura
e non
accetta doni contro l’innocente.
Colui che agisce in questo
modo
resterà saldo per sempre.
SECONDA
LETTURA (Giac 1,17-18.21-22.27)
Siate di quelli
che mettono in pratica la Parola.
Dalla lettera di
san Giacomo apostolo
Fratelli miei carissimi, ogni buon
regalo e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal
Padre, creatore della luce: presso di lui non c’è variazione né
ombra di cambiamento. Per sua volontà egli ci ha generati per mezzo
della parola di verità, per essere una primizia delle sue
creature.
Accogliete con docilità la Parola che è stata
piantata in voi e può portarvi alla salvezza. Siate di quelli che
mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto, illudendo
voi stessi.
Religione pura e senza macchia davanti a Dio Padre
è questa: visitare gli orfani e le vedove nelle sofferenze e non
lasciarsi contaminare da questo mondo.
Parola di Dio
Canto al
Vangelo (Gc 1,18)
Alleluia, alleluia.
Per sua
volontà il Padre ci ha generati
per mezzo della parola di
verità,
per essere una primizia delle sue creature.
Alleluia.
VANGELO (Mc
7,1-8.14-15.21-23)
Trascurando il comandamento di Dio,
voi osservate la tradizione degli uomini.
+ Dal
Vangelo secondo Marco
In quel tempo, si riunirono attorno
a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con
mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei
non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi
alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano
senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per
tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di
rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché
i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli
antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
Ed egli rispose
loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta
scritto:
“Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo
cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando
dottrine che sono precetti di uomini”.
Trascurando il
comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».
Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e
comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in
lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a
renderlo impuro». E diceva [ai suoi discepoli]: «Dal di dentro
infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male:
impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno,
dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste
cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro
l’uomo».
Parola del Signore
Preghiera dei
fedeli
Fratelli e sorelle, Dio ascolta coloro che accolgono
docilmente la sua Parola, ricolmando di ogni benedizione quanti
pongono il proprio cuore accanto a lui. Presentiamogli con fiducia le
nostre preghiere.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o
Signore.
1. Per il Papa, i vescovi, i sacerdoti e i
catechisti: predichino sempre la religione cristiana vera, che non
consiste in pratiche magiche, in un vuoto ritualismo, ma nel rendere
grazie a Dio con la vita, preghiamo.
2. Per tutti i cristiani:
splendano nel mondo per la purezza e la chiarezza della loro vita,
preghiamo.
3. Per i malati e i sofferenti: trovino sempre
accanto a sé il conforto e la speranza dell'amico, preghiamo.
4.
Per quanti hanno il cuore lontano da Dio: l'incontro con Cristo,
attraverso la testimonianza dei fratelli, sia per loro occasione di
conversione, preghiamo.
5. Per la nostra comunità, perché
nutrita dal Pane e guidata dalla Parola sappia liberarsi da ogni
espressione di religiosità falsa, sterile e formale, preghiamo.
O
Padre, tu hai voluto nutrirci con la tua parola di verità. Concedici
di celebrare con cuore puro i tuoi santi misteri. Per Cristo nostro
Signore.
Preghiera
sulle offerte
Santifica, Signore, l’offerta che ti
presentiamo,
e compi in noi con la potenza del tuo Spirito
la
redenzione che si attua nel mistero.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona di
comunione
Quant’è grande la tua bontà, Signore!
La
riservi per quelli che ti temono. (Sal 31,20)
Oppure:
Beati gli operatori di pace: saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa della giustizia: di essi è il
regno dei cieli. (Mt 5,9-10)
Oppure:
“Il male che
esce dal cuore, contamina l’uomo”,
dice il Signore. (cf. Mc
7,20)
Preghiera
dopo la comunione
O Signore, che ci hai nutriti alla tua
mensa,
fa’ che questo sacramento ci rafforzi nel tuo amore
e
ci spinga a servirti nei nostri fratelli.
Per Cristo nostro
Signore.
Commento
“Questo
popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me”.
Nella discussione tra Gesù e i farisei si percepiscono forti
tensioni. Oggetto del dibattito è la “religione pura” (Gc 1,27).
Gesù pone al centro di essa il cuore dell’uomo e la sua
liberazione dal male, mentre i farisei difendono il rituale esteriore
della religione venuta da Dio.
“Il suo cuore è lontano da
me”. Tutti dobbiamo ammettere questa verità, che noi non
controlliamo il nostro cuore. Quanti vorrebbero smettere di bere
troppo e non lo possono fare? Prendiamo anche il noto esempio del
grande santo della Chiesa dei primi secoli, il cui cuore fu così
diviso, per molti anni, da spingerlo a pregare così: “Signore
rendimi casto, ma non subito!” (Sant’Agostino).
Quanti
vorrebbero disfarsi dell’invidia e dell’orgoglio e, invece, si
sorprendono a fare il contrario?
“Non quello che voglio io
faccio, ma quello che detesto” (Rm 7,15).
Spesso ci rendiamo
conto di questo per la prima volta quando cominciamo a prendere più
seriamente la nostra fede e a seguire più da vicino un modo di vita
cristiano. Ci stupiamo della nostra tendenza a ripetere gli stessi
errori e a ricadere nello stesso peccato. Cominciamo a capire il
grido di san Paolo: “Sono uno sventurato! Chi mi libererà da
questo corpo votato alla morte?” (Rm 7,24).
“Il suo cuore è
lontano da me”. Il fine della vita cristiana è l’unione con Dio
e l’unità con il prossimo. Per raggiungere questo scopo, dobbiamo
innanzi tutto essere liberi dalla schiavitù delle cattive
intenzioni. Dobbiamo conquistarci la libertà! Quest’impresa è
interamente opera della grazia del Redentore. Così Gesù promette:
“Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero” (Gv
8,36).
La Chiesa cattolica non ha per fine quello di dare
spettacolo, ma piuttosto quello di adempiere ad un dovere semplice e
divino: la conversione della nostra vita grazie ad un cambiamento di
cuore, ispirato dalla grazia. La Chiesa ritiene che, facendo ciò, ha
fatto tutto mentre, se non fa ciò, non vale la pena di fare
nient’altro. Essa prega, predica e soffre per un vero battesimo del
cuore, a fine di liberarlo perché accolga Cristo.