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LA
LITURGIA DEL GIORNO
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XXIII
DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO
B)
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Grado della
Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
Antifona
d'ingresso
Tu sei giusto, Signore, e sono retti i tuoi
giudizi:
agisci con il tuo servo secondo il tuo amore. (Sal
119,137.124)
Colletta
O
Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo,
guarda
con benevolenza i tuoi figli di adozione,
perché a tutti i
credenti in Cristo
sia data la vera libertà e l’eredità
eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Oppure:
O Padre, che scegli i piccoli e i poveri
per farli ricchi
nella fede ed eredi del tuo regno,
aiutaci a dire la tua parola
di coraggio
a tutti gli smarriti di cuore,
perché si
sciolgano le loro lingue
e tanta umanità malata,
incapace
perfino di pregarti,
canti con noi le tue meraviglie.
Per
il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA
(Is 35,4-7a)
Si schiuderanno gli orecchi dei
sordi, griderà di gioia la lingua del muto.
Dal libro del
profeta Isaìa
Dite agli smarriti di cuore:
«Coraggio,
non temete!
Ecco il vostro Dio,
giunge la vendetta,
la
ricompensa divina.
Egli viene a salvarvi».
Allora si
apriranno gli occhi dei ciechi
e si schiuderanno gli orecchi dei
sordi.
Allora lo zoppo salterà come un cervo,
griderà di
gioia la lingua del muto,
perché scaturiranno acque nel
deserto,
scorreranno torrenti nella steppa.
La terra
bruciata diventerà una palude,
il suolo riarso sorgenti
d’acqua.
Parola di Dio
SALMO
RESPONSORIALE (Sal 145)
Rit: Loda il Signore,
anima mia.
Il Signore
rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dà
il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.
Il
Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è
caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i
forestieri.
Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma
sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il
tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione.
SECONDA
LETTURA (Gc 2,1-5)
Dio non ha forse scelto i
poveri per farli eredi del Regno?
Dalla lettera di
san Giacomo apostolo
Fratelli miei, la vostra fede nel
Signore nostro Gesù Cristo, Signore della gloria, sia immune da
favoritismi personali.
Supponiamo che, in una delle vostre
riunioni, entri qualcuno con un anello d’oro al dito, vestito
lussuosamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro. Se
guardate colui che è vestito lussuosamente e gli dite: «Tu siediti
qui, comodamente», e al povero dite: «Tu mettiti là, in piedi»,
oppure: «Siediti qui ai piedi del mio sgabello», non fate forse
discriminazioni e non siete giudici dai giudizi perversi?
Ascoltate,
fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri agli occhi
del mondo, che sono ricchi nella fede ed eredi del Regno, promesso a
quelli che lo amano?
Parola di Dio
Canto al
Vangelo (Mt 4,23)
Alleluia, alleluia.
Gesù
annunciava il vangelo del Regno
e guariva ogni sorta di
infermità nel popolo.
Alleluia.
VANGELO (Mc
7,31-37)
Fa udire i sordi e fa parlare i muti.
+ Dal
Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, uscito dalla
regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea
in pieno territorio della Decàpoli.
Gli portarono un sordomuto
e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano
dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò
la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli
disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli
orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.
E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo
proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano:
«Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i
muti!».
Parola del Signore
Preghiera dei
fedeli
La gente presentava a Gesù gli ammalati perché li
guarisse. Portiamo anche noi a lui le nostre preoccupazioni,
confidando nel suo amore, fiduciosi che l'incontro con lui ci
libererà da tutte le nostre chiusure interiori e ci aprirà
all'ascolto della sua Parola.
Preghiamo insieme e diciamo:
Ascoltaci, o Signore.
1. Per la Chiesa, che annuncia il
Vangelo di Cristo: la sua voce sia ascoltata dalle autorità civili,
politiche ed economiche, perché la nostra società smetta di
privilegiare i ricchi a discapito dei poveri, preghiamo.
2. Per
gli educatori alla fede, genitori, catechisti, perché insegnino ad
ascoltare Dio e a parlargli con fiducia, preghiamo.
3. Per i
portatori di handicap, in particolare per i sordomuti: possano
ricevere un'adeguata formazione che assicuri loro un posto nella
società, e i cristiani manifestino loro l'amore che Dio ha nei loro
riguardi, preghiamo.
4. Per la nostra comunità cristiana:
ognuno riviva il proprio Battesimo, lasciandosi risanare grazie a
Gesù dalla sordità verso la parola di Dio, preghiamo.
O
Padre, che ogni giorno operi meraviglie, liberaci da tutte le
infermità spirituali che ci impediscono di ascoltarti e di pregarti.
Per Cristo nostro Signore.
Preghiera
sulle offerte
O Dio, sorgente della vera pietà e della
pace,
salga a te nella celebrazione di questo mistero
la
giusta adorazione per la tua grandezza
e si rafforzi la fedeltà
e la concordia dei tuoi figli.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona di
comunione
Come il cervo anela ai corsi d’acqua, così
l’anima mia anela a te, o Dio:
l’anima mia ha sete di Dio,
del Dio vivente.(Sal 42,2-3)
Oppure:
“Io sono la
luce del mondo”, dice il Signore,
“chi segue me non cammina
nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”.(Gv 8,12)
Oppure:
Ha fatto bene ogni cosa:
fa udire i sordi e fa parlare i
muti. (Mc 7,37)
Preghiera
dopo la comunione
O Padre, che nutri e rinnovi i tuoi fedeli
alla mensa della parola e del pane di vita,
per questi
doni del tuo Figlio
aiutaci a progredire costantemente nella
fede,
per divenire partecipi della sua vita immortale.
Per
Cristo nostro Signore.
Commento
Un
sordomuto. Assomiglia molto a noi, quando siamo nel peccato.
Possiamo avere accanto Dio, che ci sussurra le parole più
dolci e imperiose. Non lo sentiamo. Possiamo aver vicino le persone
più acute e più buone, che desiderano aiutarci. Non prestiamo
attenzione. O passiamo davanti a chi ha bisogno di un conforto, di
una speranza. È come se fossimo soli al mondo, chiusi nel nostro
egoismo.
Ma se il sacramento di Cristo ci raggiunge... Può
essere la Chiesa che battezza o ci offre il perdono a nome del
Signore Gesù. Le dita, la saliva, l’“apriti” possono essere
l’acqua o la mano benedicente che si leva su di noi: “Io ti
battezzo”; “Io ti assolvo”.
Allora avviene nuovamente il
“miracolo”.
Diventiamo capaci, per grazia, di udire le
consolazioni e i suggerimenti e gli imperativi di Dio. Diventiamo
capaci di rispondergli con la preghiera e con la vita.
E il
prossimo è colui che dev’essere ascoltato e confortato. Nasce la
fraternità.
Se ci lasciamo salvare dal Signore. Se aderiamo a
lui con tutte le forze.