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LA
LITURGIA DEL GIORNO
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XXIV
DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO
B)
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Grado della
Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
Antifona
d'ingresso
Da’, o Signore, la pace a coloro che sperano in
te;
i tuoi profeti siano trovati degni di fede;
ascolta
la preghiera dei tuoi fedeli
e del tuo popolo, Israele. (cf.
Sir 36,15-16)
Colletta
O
Dio, che hai creato e governi l’universo,
fa’ che
sperimentiamo la potenza della tua misericordia,
per dedicarci
con tutte le forze al tuo servizio.
Per il nostro Signore Gesù
Cristo...
Oppure:
O Padre, conforto dei poveri e
dei sofferenti,
non abbandonarci nella nostra miseria:
il
tuo Spirito Santo ci aiuti
a credere con il cuore,
e a
confessare con le opere
che Gesù è il Cristo,
per
vivere secondo la sua parola e il suo esempio,
certi di salvare
la nostra vita
solo quando avremo il coraggio di perderla.
Per
il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA
(Is 50,5-9a)
Ho presentato il mio dorso ai
flagellatori.
Dal libro del
profeta Isaìa
Il Signore Dio mi ha aperto l’orecchio
e
io non ho opposto resistenza,
non mi sono tirato indietro.
Ho
presentato il mio dorso ai flagellatori,
le mie guance a coloro
che mi strappavano la barba;
non ho sottratto la faccia
agli
insulti e agli sputi.
Il Signore Dio mi assiste,
per questo
non resto svergognato,
per questo rendo la mia faccia dura come
pietra,
sapendo di non restare confuso.
È vicino chi mi
rende giustizia:
chi oserà venire a contesa con me?
Affrontiamoci.
Chi mi accusa? Si avvicini a me.
Ecco, il
Signore Dio mi assiste:
chi mi dichiarerà colpevole?
Parola
di Dio
SALMO
RESPONSORIALE (Sal 114)
Rit: Camminerò alla
presenza del Signore nella terra dei viventi.
Amo il Signore,
perché ascolta
il grido della mia preghiera.
Verso di me
ha teso l’orecchio
nel giorno in cui lo invocavo.
Mi
stringevano funi di morte,
ero preso nei lacci degli inferi,
ero
preso da tristezza e angoscia.
Allora ho invocato il nome del
Signore:
«Ti prego, liberami, Signore».
Pietoso e
giusto è il Signore,
il nostro Dio è misericordioso.
Il
Signore protegge i piccoli:
ero misero ed egli mi ha
salvato.
Sì, hai liberato la mia vita dalla morte,
i
miei occhi dalle lacrime,
i miei piedi dalla caduta.
Io
camminerò alla presenza del Signore
nella terra dei viventi.
SECONDA
LETTURA (Giac 2,14-18)
La fede se non è seguita
dalle opere in se stessa è morta.
Dalla lettera di
san Giacomo apostolo
A che serve, fratelli miei, se uno
dice di avere fede, ma non ha opere? Quella fede può forse salvarlo?
Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti
del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace,
riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il
corpo, a che cosa serve? Così anche la fede: se non è seguita dalle
opere, in se stessa è morta.
Al contrario uno potrebbe dire:
«Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le
opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede».
Parola
di Dio
Canto al
Vangelo (Gal 6,14)
Alleluia, alleluia.
Quanto a
me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore,
per
mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso,
come io
per il mondo.
Alleluia.
VANGELO (Mc
8,27-35)
Tu sei il Cristo… Il Figlio dell’uomo deve
molto soffrire.
+ Dal
Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù partì con i
suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per
la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice
che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri
dicono Elìa e altri uno dei profeti».
Ed egli domandava loro:
«Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il
Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad
alcuno.
E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo
doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi
dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni,
risorgere.
Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese
in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando
i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me,
Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli
uomini».
Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse
loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso,
prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria
vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e
del Vangelo, la salverà».
Parola del Signore
Preghiera dei
fedeli
Spesso sogniamo un cristianesimo facile, rassicurante
e comodo. Ma il Signore ha preso su di sé la croce, e ci invita a
seguirlo per la stessa via anche nei momenti difficili. Preghiamo
perché ci aiuti a seguirlo quando il dolore sembra troppo grande per
le nostre forze.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o
Signore.
1. Per il Papa, i vescovi e i sacerdoti: aiutino
i cristiani a crescere nella fede e nella carità, senza lasciarci
scoraggiare dalle difficoltà, preghiamo.
2. Per tutti i
credenti in Cristo: trovino nella forza della fede luce e forza per
assumere le proprie responsabilità e per affrontare le loro prove,
preghiamo.
3. Per tutti coloro che soffrono: siano consolati
nella preghiera e confortati dagli amici, preghiamo.
4. Per la
nostra comunità cristiana, perché le sofferenze e i dolori dei
singoli siano condivisi da tutti nella discrezione e nel silenzio,
preghiamo.
Signore, tu hai sofferto per la nostra
salvezza. Vieni in nostro aiuto quando siamo nel dolore e ci sentiamo
abbandonati, rafforza la nostra fede e rinvigorisci la nostra
speranza. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Preghiera
sulle offerte
Accogli con bontà, Signore,
i doni e le
preghiere del tuo popolo,
e ciò che ognuno offre in tuo onore
giovi alla salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore.
Antifona di
comunione
Quanto è preziosa la tua misericordia, o Dio!
Gli uomini si rifugiano all’ombra delle tue ali. (Sal 36,8)
Oppure:
Il calice della benedizione che noi
benediciamo
è comunione con il sangue di Cristo;
e il
pane che spezziamo
è comunione con il corpo di Cristo. (cf.
1Cor 10,16)
Oppure:
“Voi chi dite che io sia?”.
“Tu sei il Cristo”, disse Pietro a Gesù. (cf. Mc 8,29)
Preghiera
dopo la comunione
La potenza di questo sacramento, o Padre,
ci pervada corpo e anima,
perché non prevalga in noi il
nostro sentimento,
ma l’azione del tuo Santo Spirito.
Per
Cristo nostro Signore.
Commento
Anche
oggi si sentono le voci e i giudizi più contrastanti su Gesù: c’è
chi lo ritiene un saggio, un generoso moralista, un protagonista
della storia, e c’è anche chi lo calunnia, chi lo odia. Ma la
sola, la vera identità di Gesù è quella proclamata da Pietro: “Tu
sei il Cristo”. Se riduciamo la fede cristiana al chiuso di un
orizzonte umano, per quanto nobile, siamo in errore: Cristo è venuto
a portare la salvezza eterna, la speranza soprannaturale, non una
dottrina per rendere più tollerabile la convivenza umana, anche se è
interessato alla redenzione di tutte le realtà terrene, sempre in
funzione della felicità eterna. Non basta riconoscere Gesù come
Figlio di Dio: bisogna imitarlo in ciò che egli ha di più
specifico, cioè nell’amore alla croce che non è il fine, ma il
mezzo necessario per compiere la redenzione. Se vogliamo essere
corredentori non possiamo rifuggire la croce, perché solo attraverso
di essa, perdendo la nostra vita, la ritroveremo nell’eternità,
partecipando alla risurrezione di Cristo.