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LA
LITURGIA DEL GIORNO
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XXVIII
DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO
B)
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Grado della
Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
Antifona
d'ingresso
Se consideri le nostre colpe, Signore,
chi
potrà resistere?
Ma presso di te è il perdono,
o Dio di
Israele. (Sal 130,3-4)
Colletta
Ci
preceda e ci accompagni sempre la tua grazia, Signore,
perché,
sorretti dal tuo paterno aiuto,
non ci stanchiamo mai di
operare il bene.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Oppure:
O Dio, nostro Padre,
che scruti i
sentimenti e i pensieri dell’uomo,
non c’è creatura che
possa nascondersi davanti a te;
penetra nei nostri cuori
con
la spada della tua parola,
perché alla luce della tua sapienza
possiamo valutare le cose terrene ed eterne,
e diventare
liberi e poveri per il tuo regno.
Per il nostro Signore Gesù
Cristo...
PRIMA LETTURA
(Sap 7,7-11)
Al confronto della sapienza stimai un
nulla la ricchezza.
Dal libro della
Sapienza
Pregai e mi fu elargita la prudenza,
implorai
e venne in me lo spirito di sapienza.
La preferii a scettri e a
troni,
stimai un nulla la ricchezza al suo confronto,
non
la paragonai neppure a una gemma inestimabile,
perché tutto
l’oro al suo confronto è come un po’ di sabbia
e come fango
sarà valutato di fronte a lei l’argento.
L’ho amata più
della salute e della bellezza,
ho preferito avere lei piuttosto
che la luce,
perché lo splendore che viene da lei non
tramonta.
Insieme a lei mi sono venuti tutti i beni;
nelle
sue mani è una ricchezza incalcolabile.
Parola di Dio
SALMO
RESPONSORIALE (Sal 89)
Rit: Saziaci, Signore, con
il tuo amore: gioiremo per sempre.
Insegnaci a
contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna,
Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!
Saziaci
al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i
nostri giorni.
Rendici la gioia per i giorni in cui ci hai
afflitti,
per gli anni in cui abbiamo visto il male.
Si
manifesti ai tuoi servi la tua opera
e il tuo splendore ai loro
figli.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi
salda per noi l’opera delle nostre mani,
l’opera delle
nostre mani rendi salda.
SECONDA
LETTURA (Eb 4,12-13)
La parola di Dio discerne i
sentimenti e i pensieri del cuore.
Dalla lettera
agli Ebrei
La parola di Dio è viva, efficace e più
tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto
di divisione dell’anima e dello spirito, fino alle giunture e alle
midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Non vi
è creatura che possa nascondersi davanti a Dio, ma tutto è nudo e
scoperto agli occhi di colui al quale noi dobbiamo rendere
conto.
Parola di Dio
Canto al
Vangelo (Mt 5, 3)
Alleluia, alleluia.
Beati i
poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei
cieli.
Alleluia.
VANGELO (Mc
10,17-30)
Vendi quello che hai e seguimi.
+ Dal
Vangelo secondo Marco
In quel tempo, mentre Gesù andava
per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio
davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per
avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi
chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i
comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare,
non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua
madre”».
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose
le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo
sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca:
va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in
cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in
volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesù,
volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è
difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di
Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù
riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno
di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago,
che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti,
dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù,
guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a
Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
Pietro allora prese a
dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito».
Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che
abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o
campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora,
in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e
madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel
tempo che verrà».
Parola del Signore.
Forma
breve (Mc 10, 17-27):
Dal Vangelo secondo Marco
In
quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse
incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò:
«Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita
eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è
buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere,
non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non
frodare, onora tuo padre e tua madre”».
Egli allora gli
disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia
giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli
disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo
ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a
queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato;
possedeva infatti molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo
attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli
che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli
erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro:
«Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile
che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel
regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi
può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse:
«Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a
Dio».
Parola del Signore
Preghiera dei
fedeli
La Parola di Dio ci stimola a riflettere sulle nostre
abitudini e sicurezze e a non confidare soltanto nei beni materiali.
Preghiamo perché il nostro cuore sia sempre aperto alla parola di
Dio e disponibile ad affidarsi a Lui.
Preghiamo insieme e
diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. Per i pastori, i
vescovi e i sacerdoti: sappiano dare un esempio concreto di distacco
dai beni materiali, scegliendo la via della povertà, preghiamo.
2.
Per il mondo ricco e industrializzato, perché le nuove politiche non
spingano soltanto alla difesa dei propri interessi e confini, ma
sappiano invece valorizzare e stimolare l'economia e lo sviluppo dei
Paesi più poveri, preghiamo.
3. Per coloro che in questo tempo
di crisi hanno serie difficoltà economiche, perché trovino persone
di buona volontà che diano loro idee, energie e stimoli per superare
le ristrettezze e la povertà, preghiamo.
4. Per la nostra
comunità cristiana, perché sappia organizzarsi con gesti concreti
di solidarietà verso i fratelli e le sorelle in difficoltà, a cui
manca un posto di lavoro o la possibilità di vivere con dignità,
preghiamo.
O Padre, spesso siamo tentati dalle cose
materiali e facciamo fatica ad affermare i valori veri: l'onestà, la
generosità, l'amore verso i piccoli e verso Dio, più preziosi di
ogni altra cosa. Donaci la forza di essere cristiani sinceri e uomini
coerenti. Per Cristo nostro Signore.
Preghiera
sulle offerte
Accogli, Signore, le nostre offerte e
preghiere,
e fa’ che questo santo sacrificio,
espressione
perfetta della nostra fede,
ci apra il passaggio alla gloria
del cielo.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona di
comunione
I ricchi impoveriscono e hanno fame,
ma chi
cerca il Signore non manca di nulla. (Sal 34,11)
Oppure:
Quando il Signore si manifesterà, saremo simili a lui,
perché
lo vedremo così come egli è. (1Gv 3,2)
Oppure:
“Se
vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che hai,
dallo ai
poveri; poi vieni e seguimi”. (cf. Mc 10,21)
Preghiera
dopo la comunione
Padre santo e misericordioso,
che ci
hai nutriti con il corpo e sangue del tuo Figlio,
per questa
partecipazione al suo sacrificio
donaci di comunicare alla sua
stessa vita.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Commento
Quest’uomo
sembrava avere tutto. Egli era ricco e, in più, obbediva ai
comandamenti divini. Si è rivolto a Gesù perché voleva anche la
vita eterna, che desiderava fosse come una assicurazione a lunga
scadenza, come quella che si ottiene da una grande ricchezza. Gesù
aveva già annunciato che per salvare la propria vita bisognava
essere disposti a perderla, cioè che per seguirlo occorreva
rinnegare se stessi e portare la propria croce (Mc 8,34-35).
L’uomo
era sincero e si guadagnò uno sguardo pieno d’amore da parte di
Gesù: “Una sola cosa ti manca, decisiva per te. Rinuncia a
possedere, investi nel tesoro del cielo, e il tuo cuore sarà libero
e potrà seguirmi”. Ma né lo sguardo né le parole di Gesù ebbero
effetto. Quest’uomo, rattristato, certo, ha tuttavia preferito
ritornare alla sicurezza che gli procurava la propria ricchezza. Non
ha potuto o voluto capire che gli veniva offerto un bene
incomparabilmente più prezioso e duraturo: l’amore di Cristo che
comunica la pienezza di Dio (Ef 3,18-19). Paolo lo aveva capito bene
quando scrisse: “Tutto ormai io reputo spazzatura, al fine di
guadagnare Cristo... si tratta di conoscerlo e di provare la potenza
della sua risurrezione...” (Fil 3,8-10).