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LA
LITURGIA DEL GIORNO
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XXIX
DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO
B)
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Grado della
Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
Antifona
d'ingresso
Io t’invoco, mio Dio: dammi risposta,
rivolgi
a me l’orecchio e ascolta la mia preghiera.
Custodiscimi, o
Signore, come la pupilla degli occhi,
proteggimi all’ombra
delle tue ali. (Sal 17,6.8)
Colletta
Dio
Onnipotente ed eterno,
crea in noi un cuore generoso e fedele,
perché possiamo sempre servirti con lealtà
e purezza di
spirito.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Oppure:
Dio della pace e del perdono,
tu ci hai dato in Cristo il
sommo sacerdote
che è entrato nel santuario dei cieli
in
forza dell’unico sacrificio di espiazione;
concedi a tutti
noi
di trovare grazia davanti a te,
perché possiamo
condividere fino in fondo
il calice della tua volontà
e
partecipare pienamente
alla morte redentrice del tuo Figlio.
Egli è Dio, e vive e regna con te...
PRIMA LETTURA
(Is 53,10-11)
Quando offrirà se stesso in
sacrificio di riparazione, vedrà una discendenza.
Dal libro del
profeta Isaìa
Al Signore è piaciuto prostrarlo con
dolori.
Quando offrirà se stesso in sacrificio di
riparazione,
vedrà una discendenza, vivrà a lungo,
si
compirà per mezzo suo la volontà del Signore.
Dopo il suo
intimo tormento vedrà la luce
e si sazierà della sua
conoscenza;
il giusto mio servo giustificherà molti,
egli
si addosserà le loro iniquità.
Parola di Dio
SALMO
RESPONSORIALE (Sal 32)
Rit: Donaci, Signore, il
tuo amore: in te speriamo.
Retta è la
parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la
giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la
terra.
Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su
chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e
nutrirlo in tempo di fame.
L’anima nostra attende il
Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia
il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.
SECONDA
LETTURA (Eb 4,14-16)
Accostiamoci con piena
fiducia al trono della grazia.
Dalla lettera
agli Ebrei
Fratelli, poiché abbiamo un sommo sacerdote
grande, che è passato attraverso i cieli, Gesù il Figlio di Dio,
manteniamo ferma la professione della fede.
Infatti non abbiamo
un sommo sacerdote che non sappia prendere parte alle nostre
debolezze: egli stesso è stato messo alla prova in ogni cosa come
noi, escluso il peccato.
Accostiamoci dunque con piena fiducia
al trono della grazia per ricevere misericordia e trovare grazia,
così da essere aiutati al momento opportuno.
Parola di
Dio
Canto al
Vangelo (Mc 10,45)
Alleluia, alleluia.
Il
Figlio dell’uomo è venuto per servire
e dare la propria vita
in riscatto per molti.
Alleluia.
VANGELO (Mc
10,35-45)
Il Figlio dell’uomo è venuto per dare la
propria vita in riscatto per molti.
+ Dal
Vangelo secondo Marco
In quel tempo, si avvicinarono a
Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro,
vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse
loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero:
«Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno
alla tua sinistra».
Gesù disse loro: «Voi non sapete quello
che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati
nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo
possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo, anche voi lo
berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete
battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a
me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato».
Gli
altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e
Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete
che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni
dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è
così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore,
e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il
Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per
servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
Parola
del Signore.
Forma breve (Mc 10, 42-45):
Dal
Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù chiamò a sé i
Dodici e disse loro:
«Voi sapete che coloro i quali sono
considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro
capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare
grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo
tra voi sarà schiavo di tutti.
Anche il Figlio dell’uomo
infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la
propria vita in riscatto per molti».
Parola del Signore
Preghiera dei
fedeli
Fratelli e sorelle, Gesù non è venuto per essere
servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per tutti
gli uomini. Preghiamo per aver la forza di seguire il suo esempio.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1.
Per coloro che nella Chiesa rivestono un incarico come membri del
consiglio parrocchiale o catechisti e animatori, perché abbiano
sempre presente l'esempio e le parole di Gesù, che ci stimola a
vivere a servizio del nostro prossimo, preghiamo.
2. Per i
cristiani che occupano un posto di potere, perché testimonino lo
spirito di servizio e vivano il loro ruolo di autorità con uno stile
evangelico, preghiamo.
3. Per coloro che cercano di essere
primi, che lottano per avere un posto migliore nella società, perché
Dio illumini il loro cuore e li allontani dal compiere soprusi e
prepotenze nei confronti delle altre persone, preghiamo.
4. Per
la nostra comunità cristiana, perché veda nei più poveri e nei più
deboli Cristo umiliato, da amare e da servire nel volto dei fratelli,
preghiamo.
Signore Gesù, tu che hai voluto essere il
servo di tutti, e ancora oggi ti doni nell'Eucaristia per nutrire la
nostra debolezza e trasformarla nella tua forza, rinnova i nostri
cuori perché possiamo farci tutto a tutti e donare la nostra vita
come hai fatto tu, che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Preghiera
sulle offerte
Donaci, o Padre,
di accostarci
degnamente al tuo altare,
perché il mistero che ci unisce al
tuo Figlio
sia per noi principio di vita nuova.
Per
Cristo nostro Signore.
Antifona di
comunione
Gli occhi del Signore sono su quanti lo temono,
su quanti sperano nella sua grazia, per salvare la loro vita
dalla morte,
per farli sopravvivere in tempo di fame. (Sal
33,18-19)
Oppure:
Il Figlio dell’uomo è venuto
per dare la sua vita
in riscatto per tutti gli uomini. (Mc
10,45)
Preghiera
dopo la comunione
O Signore, questa celebrazione
eucaristica,
che ci ha fatto pregustare le realtà del cielo,
ci ottenga i tuoi benefici nella vita presente
e ci
confermi nella speranza dei beni futuri.
Per Cristo nostro
Signore.
Commento
Gesù
reagisce vivamente di fronte alla minaccia che pesa ancora una volta
sulla sua comunità a causa dell’ambizione sfrenata di avere i
primi posti, di conquistare il potere. La sua lezione è molto
severa, quasi solenne. Egli propone in compenso una nuova economia
sociale: quella di una comunità senza potere la cui sola regola è
servire, fino a offrire la propria vita per i fratelli, bevendo il
calice fino all’ultima goccia. E per tutti i suoi membri, perché
tutti sono fratelli. All’immagine del capo che comanda si oppone
quella del capo che serve. Ed ecco che i capi avranno paradossalmente
un solo compito: servire. Il suo prototipo è il Messia, diventato
piuttosto il Figlio dell’uomo, schiavo di tutti gli schiavi, per il
riscatto dei quali egli offre quello che possiede e quello che è:
tutto. Perché egli applica una tecnica poco impiegata per guarire la
società umana, l’omeopatia: la schiavitù di Gesù e la nostra
guariranno giustamente tutta l’umanità dalla sua schiavitù
endemica. Egli ha appena formulato il suo progetto di comunità, la
sua carta “costituzionale”, alla quale tutti i partecipanti
devono aderire: ognuno è servitore di tutti.