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LA
LITURGIA DEL GIORNO
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IV
DOMENICA DI AVVENTO (ANNO
C)
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Grado della
Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Viola
Antifona
d'ingresso
Stillate dall’alto, o cieli, la vostra rugiada
e dalle nubi scenda a noi il Giusto;
si apra la terra e
germogli il Salvatore. (Is 45,8)
Non si dice il
Gloria.
Colletta
Infondi
nel nostro spirito la tua grazia, o Padre,
tu, che
nell’annunzio dell’angelo
ci hai rivelato l’incarnazione
del tuo Figlio,
per la sua passione e la sua croce
guidaci
alla gloria della risurrezione.
Per il nostro Signore Gesù
Cristo...
Oppure:
O Dio,
che hai scelto
l’umile figlia di Israele
per farne la tua dimora,
dona
alla Chiesa una totale adesione al tuo volere,
perché imitando
l’obbedienza del Verbo,
venuto nel mondo per servire,
esulti
con Maria per la tua salvezza
e si offra a te in perenne
cantico di lode.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA
(Mi 5,1-4a)
Da te uscirà per me colui che deve
essere il dominatore in Israele.
Dal libro del
profeta Michèa
Così dice il Signore:
«E tu,
Betlemme di Èfrata,
così piccola per essere fra i villaggi di
Giuda,
da te uscirà per me
colui che deve essere il
dominatore in Israele;
le sue origini sono dall’antichità,
dai
giorni più remoti.
Perciò Dio li metterà in potere
altrui,
fino a quando partorirà colei che deve partorire;
e
il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli d’Israele.
Egli
si leverà e pascerà con la forza del Signore,
con la maestà
del nome del Signore, suo Dio.
Abiteranno sicuri, perché egli
allora sarà grande
fino agli estremi confini della terra.
Egli
stesso sarà la pace!».
Parola di Dio
SALMO
RESPONSORIALE (Sal 79)
Rit: Signore, fa’
splendere il tuo volto e noi saremo salvi.
Tu, pastore
d’Israele, ascolta,
seduto sui cherubini, risplendi.
Risveglia
la tua potenza
e vieni a salvarci.
Dio degli
eserciti, ritorna!
Guarda dal cielo e vedi
e visita questa
vigna,
proteggi quello che la tua destra ha piantato,
il
figlio dell’uomo che per te hai reso forte.
Sia la tua
mano sull’uomo della tua destra,
sul figlio dell’uomo che
per te hai reso forte.
Da te mai più ci allontaneremo,
facci
rivivere e noi invocheremo il tuo nome.
SECONDA
LETTURA (Eb 10,5-10)
Ecco, io vengo per fare, o
Dio, la tua volontà.
Dalla lettera
agli Ebrei
Fratelli, entrando nel mondo, Cristo dice:
«Tu
non hai voluto né sacrificio né offerta,
un corpo invece mi
hai preparato.
Non hai gradito
né olocausti né sacrifici
per il peccato.
Allora ho detto: “Ecco, io vengo
–
poiché di me sta scritto nel rotolo del libro –
per fare, o
Dio, la tua volontà”».
Dopo aver detto: «Tu non hai voluto
e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né
sacrifici per il peccato», cose che vengono offerte secondo la
Legge, soggiunge: «Ecco, io vengo per fare la tua volontà». Così
egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo.
Mediante quella volontà siamo stati santificati per mezzo
dell’offerta del corpo di Gesù Cristo, una volta per
sempre.
Parola di Dio
Canto al
Vangelo (Lc 1,38)
Alleluia, alleluia.
Ecco la
serva del Signore:
avvenga per me secondo la tua
parola.
Alleluia.
VANGELO (Lc
1,39-45)
A che cosa devo che la madre del mio Signore
venga da me?
+ Dal
Vangelo secondo Luca
In quei giorni Maria si alzò e andò
in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata
nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe
udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce:
«Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A
che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena
il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di
gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento
di ciò che il Signore le ha detto».
Parola del Signore
Preghiera dei
fedeli
Come Elisabetta ci stupiamo ancora oggi per il
bambino che Maria porta in grembo e ci facciamo testimoni di una
gioia incontenibile.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore
rendici degni della tua venuta.
1. Perché l’incontro
tra di noi, come quello tra Maria ed Elisabetta, sia un’occasione
di ricordarci che la via principale per capire la grandezza di Dio è
la comunione coi nostri fratelli. Preghiamo.
2. Perché l’arrivo
del Natale non ci colga impreparati, ma coscienti del dono che Dio ci
fa, sicuramente il più grande che abbiamo mai ricevuto. Preghiamo.
3. Perché non ci colga la paura o la fatica di metterci in
gioco in prima persona, ma i nostri impegni e i nostri sacrifici
siano sempre degli atti d’amore. Preghiamo.
4. Perché siamo
sempre capaci di ricordarci che, per quanto possa non essere come
vorremmo, questa è la realtà in cui tu hai scelto di incarnarti.
Preghiamo.
O Padre, la tua scelta di farti uomo rimane
per noi incomprensibile. Aiutaci, ciononostante, a essere testimoni
di questo mistero nel mondo, agendo come autentici figli di Dio. Te
lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Preghiera
sulle offerte
Accogli, o Dio, i doni che presentiamo
all’altare,
e consacrali con la potenza del tuo Spirito,
che
santificò il grembo della Vergine Maria.
Per Cristo nostro
Signore.
PREFAZIO
DELL’AVVENTO II
L’attesa gioiosa del Cristo
È
veramente cosa buona e giusta renderti grazie
e innalzare a te
l’inno di benedizione e di lode,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
Egli fu annunziato da tutti i
profeti,
la Vergine Madre l’attese e lo portò in grembo
con
ineffabile amore,
Giovanni proclamò la sua venuta
e lo
indicò presente nel mondo.
Lo stesso Signore,
che ci
invita a preparare il suo Natale
ci trovi vigilanti nella
preghiera, esultanti nella lode.
Per questo dono della tua
benevolenza,
uniti agli angeli e ai santi,
con voce
unanime
cantiamo l’inno della tua gloria: Santo...
Oppure:
PREFAZIO DELL’AVVENTO II/A
Maria nuova Eva
È
veramente giusto rendere grazie a te,
Padre santo, Dio
onnipotente ed eterno.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti
glorifichiamo,
per il mistero della Vergine Madre.
Dall’antico
avversario venne la rovina,
dal grembo verginale della figlia
di Sion
è germinato colui che ci nutre con il pane degli
angeli
ed è scaturita per tutto il genere umano
la
salvezza e la pace.
La grazia che Eva ci tolse ci è ridonata
in Maria.
In lei, madre di tutti gli uomini,
la
maternità, redenta dal peccato e dalla morte,
si apre al dono
della vita nuova.
Dove abbondò la colpa, sovrabbonda la tua
misericordia
in Cristo nostro salvatore.
E noi,
nell’attesa della sua venuta,
uniti agli angeli e ai santi,
cantiamo l’inno della tua lode: Santo...
Antifona di
comunione
Ecco, la Vergine concepirà e darà alla luce un
Figlio:
sarà chiamato Emmanuele, Dio con noi. (Is 7,14)
Oppure:
Beata sei tu, Vergine Maria, perché hai
creduto al compimento
delle parole del Signore. (cf. Lc 1,45)
Preghiera
dopo la comunione
O Dio, che ci hai dato il pegno della vita
eterna,
ascolta la nostra preghiera:
quanto più si
avvicina
il gran giorno della nostra salvezza,
tanto più
cresca il nostro fervore,
per celebrare degnamente il Natale
del tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Commento
Oggi
il vangelo ci rivela come si sono realizzati la venuta del Messia e
il mistero della redenzione che essa contiene.
La persona di
Maria, la sua fede, il suo “sì”, la sua maternità, sono le vie
scelte da Dio per fare visita ai suoi e portare la salvezza a tutti
gli uomini. Il centro dell’avvenimento evangelico di questo giorno
si sviluppa, dunque, attorno a Maria: lei è la più profonda e più
radicale via dell’Avvento. Si capisce la ragione della visita a sua
cugina Elisabetta nel messaggio dell’angelo (Lc 1,36). Ella si
dirige rapidamente verso il villaggio in Giudea, perché la grazia
ricevuta da sua cugina Elisabetta, che diventerà mamma, la riempie
di gioia. Il suo saluto ha un effetto meraviglioso su Elisabetta e
sul bambino. Tutti e due si impregnano di Spirito Santo. Elisabetta
sente il bambino sussultare dentro di sé, come fece tempo prima
Davide davanti all’arca dell’Alleanza, durante il suo viaggio a
Gerusalemme (2Sam 6,1-11). Maria è la nuova arca dell’Alleanza,
davanti alla quale il bambino esprime la sua gioia. Dal bambino
l’azione dello Spirito è trasmessa anche ad Elisabetta, cosa che
la conduce a riconoscere la Madre del suo Signore. Sotto
l’ispirazione dello Spirito, conosce il mistero del messaggio
dell’angelo a sua cugina Maria, e la riconosce “felice” in
ragione della fede con la quale ella l’ha ricevuto. La
testimonianza di Elisabetta è la più antica testimonianza della
venerazione della prima Chiesa per la Madre del Salvatore.