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LA
LITURGIA DEL GIORNO
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VIII
DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO
C)
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Grado
della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
Antifona
d'ingresso
Il Signore è mio sostegno,
mi ha liberato
e mi ha portato al largo,
è stato lui la mia salvezza, perché
mi vuol bene. (Sal 18,19-20)
Colletta
Concedi,
Signore, che il corso degli eventi nel mondo
si svolga secondo
la tua volontà
nella giustizia e nella pace,
e la tua
Chiesa si dedichi con serena fiducia al tuo servizio.
Per il
nostro Signore Gesù Cristo...
Oppure:
La parola
che risuona nella tua Chiesa, o Padre,
come fonte di saggezza e
norma di vita,
ci aiuti a comprendere e ad amare i nostri
fratelli,
perché non diventiamo giudici presuntuosi e cattivi,
ma operatori instancabili di bontà e di pace.
Per il
nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA
LETTURA (Sir
27,5-8)
Non lodare nessuno prima
che abbia parlato.
Dal
libro del Siràcide
Quando si scuote un setaccio restano i
rifiuti;
così quando un uomo discute, ne appaiono i difetti.
I
vasi del ceramista li mette a prova la fornace,
così il modo di
ragionare è il banco di prova per un uomo.
Il frutto dimostra
come è coltivato l’albero,
così la parola rivela i pensieri
del cuore.
Non lodare nessuno prima che abbia parlato,
poiché
questa è la prova degli uomini.
Parola di Dio
SALMO
RESPONSORIALE (Sal
91)
Rit: È bello rendere grazie al
Signore.
È
bello rendere grazie al Signore
e cantare al tuo nome, o
Altissimo,
annunciare al mattino il tuo amore,
la tua
fedeltà lungo la notte.
Il giusto fiorirà come
palma,
crescerà come cedro del Libano;
piantati nella casa
del Signore,
fioriranno negli atri del nostro Dio.
Nella
vecchiaia daranno ancora frutti,
saranno verdi e rigogliosi,
per
annunciare quanto è retto il Signore,
mia roccia: in lui non
c’è malvagità.
SECONDA
LETTURA (1Cor
15,54-58)
Ci ha dato la vittoria
per mezzo di Gesù Cristo.
Dalla
prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli,
quando questo corpo corruttibile si sarà vestito d’incorruttibilità
e questo corpo mortale d’immortalità, si compirà la parola della
Scrittura:
«La morte è stata inghiottita nella
vittoria.
Dov’è, o morte, la tua vittoria?
Dov’è, o
morte, il tuo pungiglione?».
Il pungiglione della morte è il
peccato e la forza del peccato è la Legge. Siano rese grazie a Dio,
che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo!
Perciò, fratelli miei carissimi, rimanete saldi e
irremovibili, progredendo sempre più nell’opera del Signore,
sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.
Parola
di Dio
Canto
al Vangelo (Fil 2,15.16)
Alleluia,
alleluia.
Risplendete come astri nel mondo,
tenendo salda
la parola di vita.
Alleluia.
VANGELO
(Lc
6,39-45)
La bocca esprime ciò che
dal cuore sovrabbonda.
+
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai
suoi discepoli una parabola:
«Può forse un cieco guidare un
altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è
più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo
maestro.
Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del
tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come
puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza
che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è
nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e
allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo
fratello.
Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo,
né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono.
Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono
fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono
dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo
dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti
esprime ciò che dal cuore sovrabbonda».
Parola del
Signore
Preghiera
sulle offerte
O Dio, da te provengono questi doni
e tu
li accetti in segno del nostro servizio sacerdotale:
fa’ che
l’offerta che ascrivi a nostro merito
ci ottenga il premio
della gioia eterna.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona
di comunione
Voglio cantare a Dio per il bene che mi ha
fatto,
voglio lodare il nome del Signore Altissimo. (Sal 13,6)
Oppure:
“Ecco, io sono con voi tutti i giorni,
sino alla fine del mondo”, dice il Signore. (Mt 28,20)
Oppure:
“Togli prima la trave dal tuo occhio e
allora potrai togliere
la pagliuzza dall’occhio del tuo
fratello”. (Lc 6,42)
Preghiera
dopo la comunione
Padre misericordioso, il pane eucaristico
che ci fa tuoi commensali in questo mondo,
ci ottenga la
perfetta comunione con te nella vita eterna.
Per Cristo nostro
Signore.
Commento
Con
parole rudi, certamente per far penetrare meglio il suo insegnamento
nei nostri cuori duri, Gesù ricorda una delle
componenti
fondamentali della vita cristiana: essere discepoli. Chi vuole
condurre da solo la propria vita è un cieco che conduce un cieco; il
buon frutto si trova su di un albero solido, e si è sempre cattivi
giudici di se stessi se qualcuno non ci aiuta. Il maestro è Gesù, e
noi siamo i suoi discepoli, cioè coloro che si lasciano istruire da
lui, che riconoscono la sua autorità sovrana e si fidano delle sue
parole. Ma beato colui che, sulla terra, ha saputo scoprire i
portavoce di questa autorità, i maestri che non sono di ostacolo
all’unico maestro, ma che attualizzano, concretizzano la sua
parola, le sue esigenze, ma anche il suo amore attento. Vi sono i
maestri secondo l’istituzione, quelli che la Chiesa ci dà, e
riconosce come tali. E vi sono quelli che, nascosti, si lasciano
riconoscere dai cuori preparati. Ogni uomo deve, nel corso di tutta
la sua vita, riconoscersi discepolo di Gesù: seguirlo, obbedirgli e
quindi ascoltarlo, al fine di mettere in pratica il suo insegnamento
che ci conduce alla vita.