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LA
LITURGIA DEL GIORNO
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II
DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO
C)
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Grado
della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Viola
Antifona
d'ingresso
Di te dice il mio cuore: “Cercate il suo
volto”.
Il tuo volto io cerco, o Signore.
Non
nascondermi il tuo volto. (Sal 27,8-9)
Colletta
O
Padre, che ci chiami ad ascoltare il tuo amato Figlio,
nutri la
nostra fede con la tua parola
e purifica gli occhi del nostro
spirito,
perché possiamo godere la visione della tua gloria.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA
LETTURA (Gen 15,5-12.17-18)
Dio stipula l’alleanza
con Abram fedele.
Dal
libro della Gènesi
In quei giorni, Dio condusse fuori
Abram e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a
contarle» e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza». Egli
credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia.
E gli
disse: «Io sono il Signore, che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei
per darti in possesso questa terra». Rispose: «Signore Dio, come
potrò sapere che ne avrò il possesso?». Gli disse: «Prendimi una
giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un ariete di tre anni,
una tortora e un colombo».
Andò a prendere tutti questi
animali, li divise in due e collocò ogni metà di fronte all’altra;
non divise però gli uccelli. Gli uccelli rapaci calarono su quei
cadaveri, ma Abram li scacciò.
Mentre il sole stava per
tramontare, un torpore cadde su Abram, ed ecco terrore e grande
oscurità lo assalirono.
Quando, tramontato il sole, si era
fatto buio fitto, ecco un braciere fumante e una fiaccola ardente
passare in mezzo agli animali divisi. In quel giorno il Signore
concluse quest’alleanza con Abram:
«Alla tua discendenza
io
do questa terra,
dal fiume d’Egitto
al grande fiume, il
fiume Eufrate».
Parola di Dio
SALMO
RESPONSORIALE (Sal 26)
Rit: Il Signore è mia luce
e mia salvezza.
Il
Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il
Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?
Ascolta,
Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me,
rispondimi!
Il mio cuore ripete il tuo invito:
«Cercate
il mio volto!».
Il tuo volto, Signore, io cerco.
Non
nascondermi il tuo volto,
non respingere con ira il tuo
servo.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi,
non
abbandonarmi, Dio della mia salvezza.
Sono certo di
contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera
nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel
Signore.
SECONDA
LETTURA (Fil 3,17- 4,1)
Cristo ci trasfigurerà
nel suo corpo glorioso.
Dalla
lettera di san Paolo apostolo ai Filippési
Fratelli,
fatevi insieme miei imitatori e guardate quelli che si comportano
secondo l’esempio che avete in noi. Perché molti – ve l’ho già
detto più volte e ora, con le lacrime agli occhi, ve lo ripeto –
si comportano da nemici della croce di Cristo. La loro sorte finale
sarà la perdizione, il ventre è il loro dio. Si vantano di ciò di
cui dovrebbero vergognarsi e non pensano che alle cose della terra.
La nostra cittadinanza infatti è nei cieli e di là aspettiamo
come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il
nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù
del potere che egli ha di sottomettere a sé tutte le cose.
Perciò,
fratelli miei carissimi e tanto desiderati, mia gioia e mia corona,
rimanete in questo modo saldi nel Signore, carissimi!
Parola
di Dio.
Forma breve (Fil 3, 20 – 4, 1):
Dalla
lettera di san Paolo apostolo ai Filippési
Fratelli, la
nostra cittadinanza è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore
il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero
corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che
egli ha di sottomettere a sé tutte le cose.
Perciò, fratelli
miei carissimi e tanto desiderati, mia gioia e mia corona, rimanete
in questo modo saldi nel Signore, carissimi!
Parola di Dio
Canto
al Vangelo (Mc 9,7)
Lode e onore a te, Signore
Gesù!
Dalla nube luminosa, si udì la voce del Padre:
«Questi
è il mio Figlio, l’amato: ascoltatelo!».
Lode e onore a te,
Signore Gesù!
VANGELO
(Lc 9,28-36)
Mentre Gesù pregava, il suo volto
cambiò d’aspetto.
+
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù prese
con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare.
Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste
divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con
lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo
esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.
Pietro e i suoi
compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro
la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.
Mentre questi
si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per
noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una
per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva.
Mentre parlava
così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare
nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva:
«Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!».
Appena
la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non
riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
Parola del
Signore
Preghiera
dei fedeli
La nostra finitezza, dopo la testimonianza del
popolo d’Israele e soprattutto di Gesù, non è più un ostacolo al
nostro cammino verso il Padre, a condizione che essa sia assunta, e
perciò superata, da Lui.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore,
trasfigura la nostra fede.
1. Perché sappiamo non
accontentarci mai di una conoscenza superficiale di noi e di te.
Preghiamo.
2. Perché il coraggio di dire di sì senza porre
condizioni ci sorregga sempre. Preghiamo.
3. Perché, consci
che il Tuo amore per noi precede ogni nostra azione, sappiamo sentire
l’importanza d’impegnarci nel miglioramento di questo mondo.
Preghiamo.
4. Perché nelle difficoltà ci accompagni sempre la
consapevolezza e la serenità di essere figli di Dio. Preghiamo.
O
Padre, in Te solo possiamo vivere pienamente la nostra dignità di
uomini e realizzarla pienamente trasfigurandoci. Aiutaci a realizzare
questa altissima vocazione. Te lo chiediamo per Cristo nostro
Signore.
Preghiera
sulle offerte
Questa offerta, Signore misericordioso,
ci
ottenga il perdono dei nostri peccati
e ci santifichi nel corpo
e nello spirito,
perché possiamo celebrare degnamente
le
feste pasquali.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO
La trasfigurazione annuncio della beata passione.
È
veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di
salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te,
Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per
Cristo nostro Signore.
Egli, dopo aver dato ai discepoli
l’annunzio della sua morte,
sul santo monte manifestò
la sua gloria
e chiamando a testimoni la legge e i profeti
indicò agli apostoli
che solo attraverso la passione
possiamo giungere al trionfo della risurrezione.
E noi,
uniti agli angeli del cielo,
acclamiamo senza fine la tua
santità,
cantando l’inno di lode: Santo...
Antifona
di comunione
“Questi è il mio Figlio prediletto;
nel
quale mi sono compiaciuto.
Ascoltatelo”. (Mt 17,5; Mc 9,7; Lc
9,35.)
Preghiera
dopo la comunione
Per la partecipazione ai tuoi gloriosi
misteri
ti rendiamo fervide grazia, Signore,
perché a
noi ancora pellegrini sulla terra
fai pregustare i beni del
cielo.
Per Cristo nostro Signore.
Commento
Nella
Trasfigurazione, Gesù è indicato come la vera speranza dell’uomo
e come l’apogeo dell’Antico Testamento. Luca parla dell’“esodo”
di Gesù, che contiene allo stesso tempo morte e risurrezione.
I
tre apostoli, vinti dal sonno, che rappresenta l’incapacità
dell’uomo di penetrare nel Mistero, sono risvegliati da Gesù, cioè
dalla grazia, e vedono la sua gloria. La nube, simbolo dell’immensità
di Dio e della sua presenza, li copre tutti. I tre apostoli ascoltano
le parole del Padre che definiscono il Figlio come l’eletto:
“Questi è il Figlio mio, l’eletto, ascoltatelo”. Non c’è
altro commento. Essi reagiscono con timore e stupore. Vorrebbero
attaccarsi a questo momento, evitare l’attimo seguente della
discesa dalla montagna e il suo fardello di abitudine, di oscurità,
di passione.
La Gloria, Mosè ed Elia, scompaiono. Non rimane
“che Gesù solo”, sola verità, sola vita e sola via di salvezza
nella trama quotidiana della storia umana. Questa visione non li
solleverà dal peso della vita di tutti i giorni, spesso spogliata
dello splendore del Tabor, e neanche li dispenserà dall’atto di
fede al momento della prova, quando i vestiti bianchi e il viso
trasfigurato di Gesù saranno strappati e umiliati. Ma il ricordo di
questa visione li aiuterà a capire, come spiega il Prefazio della
Messa di oggi, “che attraverso la passione possiamo giungere al
trionfo della risurrezione”.