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LA
LITURGIA DEL GIORNO
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XVII
DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO
C)
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Grado
della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
Antifona
d'ingresso
Dio sta nella sua santa dimora;
ai
derelitti fa abitare una casa,
e dà forza e vigore al suo
popolo. (Sal 68,6-7.36)
Colletta
O
Dio, nostra forza e nostra speranza,
senza di te nulla esiste
di valido e di santo;
effondi su di noi la tua misericordia
perché, da te sorretti e guidati,
usiamo saggiamente dei
beni terreni
nella continua ricerca dei beni eterni.
Per
il nostro Signore Gesù Cristo...
Oppure:
Rivelaci,
o Padre,
il mistero della preghiera filiale di Cristo,
nostro
fratello e salvatore e donaci il tuo Spirito,
perché,
invocandoti con fiducia e perseveranza,
come egli ci ha
insegnato,
cresciamo nell’esperienza del tuo amore.
Per
il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA
LETTURA (Gen 18,20-32)
Non si adiri il mio
Signore, se parlo.
Dal
libro della Gènesi
In quei giorni, disse il Signore: «Il
grido di Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è
molto grave. Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il
male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!».
Quegli
uomini partirono di là e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava
ancora alla presenza del Signore.
Abramo gli si avvicinò e gli
disse: «Davvero sterminerai il giusto con l’empio? Forse vi sono
cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non
perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si
trovano? Lontano da te il far morire il giusto con l’empio, così
che il giusto sia trattato come l’empio; lontano da te! Forse il
giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?». Rispose il
Signore: «Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell’ambito della
città, per riguardo a loro perdonerò a tutto quel luogo».
Abramo
riprese e disse: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che
sono polvere e cenere: forse ai cinquanta giusti ne mancheranno
cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?». Rispose:
«Non la distruggerò, se ve ne troverò quarantacinque».
Abramo
riprese ancora a parlargli e disse: «Forse là se ne troveranno
quaranta». Rispose: «Non lo farò, per riguardo a quei quaranta».
Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se
ne troveranno trenta». Rispose: «Non lo farò, se ve ne troverò
trenta». Riprese: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse
là se ne troveranno venti». Rispose: «Non la distruggerò per
riguardo a quei venti». Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se
parlo ancora una volta sola: forse là se ne troveranno dieci».
Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei dieci».
Parola
di Dio
SALMO
RESPONSORIALE (Sal 137)
Rit: Nel giorno in cui ti
ho invocato mi hai risposto.
Ti
rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le
parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio
cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo.
Rendo
grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso
la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti
ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la
forza.
Perché eccelso è il Signore, ma guarda verso
l’umile;
il superbo invece lo riconosce da lontano.
Se
cammino in mezzo al pericolo, tu mi ridoni vita;
contro la
collera dei miei avversari stendi la tua mano.
La tua
destra mi salva.
Il Signore farà tutto per me.
Signore, il
tuo amore è per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue
mani.
SECONDA
LETTURA (Col 2,12-14)
Con lui Dio ha dato vita
anche a voi, perdonando tutte le colpe.
Dalla
lettera di san Paolo apostolo ai Colossèsi
Fratelli, con
Cristo sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la
fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti.
Con
lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle
colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci
tutte le colpe e annullando il documento scritto contro di noi che,
con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo
inchiodandolo alla croce.
Parola di Dio
Canto
al Vangelo (Rm 8,15)
Alleluia, alleluia.
Avete
ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi,
per mezzo del
quale gridiamo: Abbà! Padre!
Alleluia.
VANGELO
(Lc 11,1-13)
Chiedete e vi sarà dato.
+
Dal Vangelo secondo Luca
Gesù si trovava in un luogo
a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse:
«Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai
suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate,
dite:
“Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il
tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e
perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a
ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione”».
Poi
disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a
dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico
da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”; e se quello
dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già
chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per
darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli
perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a
dargliene quanti gliene occorrono.
Ebbene, io vi dico: chiedete
e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto.
Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà
aperto.
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce,
gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli
darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare
cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo
darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».
Parola
del Signore
Preghiera
dei fedeli
Gesù ci insegna ad avere fiducia nel fatto che
il Padre sempre ascolta le nostre invocazioni.
Preghiamo
insieme e diciamo: Signore, insegnaci a chiamarti Padre.
1.
Perché non ci stanchiamo mai di cercare e di chiedere giustizia.
Preghiamo.
2. Perché sappiamo sempre che l’unica rottura che
può recidere il nostro rapporto col Padre è il nostro rifiuto.
Preghiamo.
3. Perché siamo sempre coscienti che nel nostro
battesimo siamo entrati a far parte di una comunità nella quale ci
rivolgiamo ad un unico Padre. Preghiamo.
4. Perché impariamo ad
accogliere l’immagine di Dio che ci è rivelata nel Vangelo.
Preghiamo.
O Padre, la tua volontà di chiamarci “figli”
supera la nostra capacità di riconoscerti come Padre. Aiutaci ad
accettare quanto è meraviglioso ciò che siamo insieme a te. Te lo
chiediamo per Cristo nostro Signore.
Preghiera
sulle offerte
Accetta, Signore, queste offerte
che la
tua generosità ha messo nelle nostre mani,
perché il tuo
Spirito, operante nei santi misteri,
santifichi la nostra vita
presente
e ci guidi alla felicità senza fine.
Per Cristo
nostro Signore.
Antifona
di comunione
Anima mia, benedici il Signore:
non
dimenticare tanti suoi benefici. (Sal 103,2)
Oppure:
Beati i misericordiosi: essi troveranno misericordia.
Beati
i puri di cuore: essi vedranno Dio. (Mt 5,7-8)
Oppure:
“Chi chiede ottiene, chi cerca trova,
a chi bussa sarà
aperto”, dice il Signore. (Lc 11,10)
Preghiera
dopo la comunione
O Dio, nostro Padre, che ci hai dato la
grazia
di partecipare al mistero eucaristico,
memoriale
perpetuo della passione del tuo Figlio,
fa’ che questo dono
del suo ineffabile amore
giovi sempre per la nostra
salvezza.
Per Cristo nostro Signore.
Commento
Grazie
alle letture bibliche, oggi la Chiesa ci insegna quello che significa
la preghiera e come bisogna pregare. Il racconto dell’intercessione
di Abramo in favore delle città depravate di Sodoma e Gomorra (Gen
18,20-32: 1a lettura) dimostra che i castighi di Dio non sono la
conseguenza di una predestinazione irrevocabile. L’intercessione
degli uomini che conoscono l’amore di Dio è capace di risvegliare
la sua misericordia.
San Luca ci riporta una serie di
insegnamenti di Gesù su come bisogna pregare. Gesù invita
innanzitutto a pregare, per qualsiasi richiesta, con fiducia, ed
assicura ad ognuno che tutte le preghiere sincere saranno esaudite:
“Chiunque chiede ottiene; chi cerca trova e sarà aperto a chi
bussa”. Poi Gesù dice che un padre terreno dà solo buone cose ai
suoi figli e non vuole ingannarli. Come potrebbe Dio, il migliore dei
padri, mandarci qualcosa di cattivo quando noi suoi figli gli
chiediamo il suo aiuto?
La parabola dell’uomo che sollecita
il suo amico è basata sulla regola del rilancio: se un amico terreno
non è capace di mandare via colui che è venuto per pregarlo, anche
se chiede il suo aiuto nelle peggiori circostanze, a maggior ragione
Dio - che è il nostro migliore amico - esaudirà le nostre
preghiere! Tanto più che noi per lui non siamo mai importuni.
Tutto
questo trova la sua espressione più convincente nella preghiera che
il Signore insegna ai suoi discepoli. Se abbiamo fatto nostra la
preoccupazione di Dio: cioè che il suo nome sia conosciuto e
riconosciuto e che il suo regno venga nel mondo, egli stesso farà
sue le nostre preoccupazioni. La preghiera del Signore è il
riassunto di tutto il Vangelo. Ed è per questo che è il fondamento
e il cuore di tutta la preghiera umana.